Seminari e stage

I bambini cattivi non esistono

(seminario di teatro e pedagogia)

CALENDARIO: Sabato 16 novembre 2019

Per info e iscrizioni 345 7507803 – scuolateatrodelcerchio@gmail.com

Teatro luogo di incontro umano

(studio sulla tragedia greca)

 

Calendario: da definire

Ore: 20

COSTO: 

EURO 130,00 per gli allievi della Piccola Scuola del Teatro del Cerchio

EURO 150 per gli esterni

Per info e iscrizioni 345 7507803 – scuolateatrodelcerchio@gmail.com

LE ISCRIZIONI TERMINERANNO AL RAGGIUNGIMENTO DEL NUMERO MASSIMO DI 20

progetto triennale di Antonio Zanoletti

a cura del Teatro del Cerchio di Parma diretto da Mario Mascitelli

Tra le forme delle diverse culture il Teatro è certamente una delle più universali. L’uomo ha danzato, cantato, mimato le azioni della vita tanto quanto ha coltivato i campi o è andato a caccia. I greci antichi crearono la prima vera forma di teatro per il desiderio di placare gli dèi, offrendo così un insegnamento morale e pubblico.

Partiamo da lì.

La storia del teatro da noi in Europa comincia ad Atene più di cinque secoli fa, prima ancora della nascita di Cristo. Gli ateniesi celebravano i riti del dio Dioniso che dovevano in seguito evolversi in teatro, una delle conquiste culturali più grandi della Grecia, talmente importante che ogni città o colonia, possedeva un teatro.

E ci fu un periodo d’oro in cui vissero Eschilo, Sofocle, e Euripide; e dalle centinaia di tragedie scritte da questi tre autori e dai loro contemporanei ne restano poche in verità: trentadue.

E tutte costituiscono la testimonianza esemplare di un teatro dominato dall’uomo.

L’idea di questo progetto, distribuito in un triennio, è quella di indagare i tre grandi tragici, cominciando dal primo (Eschilo) con il suo “Prometeo incatenato” e via via affrontando Sofocle e Euripide, indagando alcune loro opere significative, capire così come il teatro si evolve attraversando la Storia dell’uomo e il suo cammino per arrivare a noi e sentire quanto questi “grandi” hanno influenzato il teatro del nostro oggi: senza Eschilo (l’inizio) non avremmo certamente avuto Samuel Beckett (nostro contemporaneo). Questo salto iperbolico è ancora tutto da indagare.

Eschilo: Nato a Eleusi, una città permeata da fervido spirito religioso e luogo misterico, ebbe certamente influenza sull’opera di lui che sempre ebbe un sincero sentimento di rispetto e venerazione per gli dèi.

Prometeo incatenato: Tutto avviene per volontà degli dèi. Gli eventi sono il frutto della lotta tra loro per la conquista del potere e dei loro capricci. Tematicamente riproduce la lotta tra Bene e Male, tra Tiranno e Ribelle. Indagando questa tragedia, quanto ci appartiene ancora Prometeo? Quali figure preannuncia questo semidio? Quanti riscontri tra il nostro momento storico e quello narrato da Eschilo? Che possibile messa in scena oggi si potrebbe fare, senza frettolose e forzose attualizzazioni che più volte sono state fatte, e restituire così allo spettatore di oggi un effetto equiparabile a quello che il pubblico di allora provò?

I partecipanti avranno la possibilità di misurarsi con i personaggi e soprattutto con l’analisi che si farà, capirne le dinamiche e i contenuti di un testo e di un autore nostro compagno di viaggio.

Antonio Zanoletti

 

Per info e iscrizioni 345 7507803 – scuolateatrodelcerchio@gmail.com

 

                                                                 

Trucco teatrale

Calendario: da definire

 

Per info e iscrizioni 345 7507803 – scuolateatrodelcerchio@gmail.com

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